Questo sito usa i cookie per fornirti un'esperienza migliore. Cliccando su "Accetta" saranno attivate tutte le categorie di cookie. Per decidere quali accettare, cliccare invece su "Personalizza". Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina Informativa Cookies.

PersonalizzaAccetta
CHIUDI
 
Categorie Prodotto:
Aspetto psicologico

La ricerca sulla Celiachia

 

È bene sottolineare subito che ad oggi non esistono terapie alternative alla dieta senza glutine. La celiachia nasce dall’unione del fattore genetico con quello ambientale, ossia il glutine. Nonostante i passi da gigante che sta compiendo la ricerca genetica, è evidente che per quanto riguarda la celiachia si sta lavorando sul fattore ambientale, ossia su come far sì che il glutine non sia recepito dal nostro corpo come un agente tossico.

 

Grano OGM

Le sperimentazioni genetiche si stanno compiendo sui cereali contenenti glutine: modificare geneticamente il grano in modo da non rendere tossiche le sequenze di DNA che causano la risposta negativa dell’intestino. Anche se al vaglio della ricerca, questa soluzione appare molto complicata in quanto non si conoscono esattamente tutte le sequenze di DNA del grano potenzialmente tossiche.

 

Le terapie enzimatiche

 

Altra strada da intraprendere potrebbe essere aiutare il nostro organismo nell’assimilazione del glutine: degradare la gliadina (la parte tossica del glutine) grazie ad una serie di enzimi che quindi ne permetterebbero la digestione.

Questi enzimi si chiamano PEP ed alcune varianti hanno già dato buoni risultati nello smantellamento e semplificazione delle molecole che formano il glutine, addirittura in fase di lievitazione degli alimenti.

Vedremo col tempo se un giorno ci basterà ingerire una pillola per poter mangiare qualsiasi cibo.

 

La cosiddetta pillola anti-celiachia

 

La zonulina è una proteina capace di modificare la permeabilità delle pareti dell’intestino. Le molecole di glutine è come se fossero troppo grosse per “passare” ed essere quindi assimilate. Ecco quindi che “allargare” in qualche modo le maglie cellulari che formano l’intestino potrebbe permettere una digestione del glutine.

I tempi per la sperimentazione della pillola anti-zonulina sono ancora molto lunghi e le prospettive incerte. L’impegno e la competenza di persone come lui ci fanno però sperare positivamente in una soluzione alla celiachia.

 

Tutti questi approcci non sostituiscono ad oggi l’unica terapia disponibile ed efficace: la dieta di esclusione del glutine, seguita in modo rigoroso. In molti si chiedono se, almeno una volta ogni tanto, è lecito concedersi uno strappo alla regola, ossia mangiare almeno per una sera, una pizza, un cornetto od un qualsiasi altro cibo contenente glutine.

La risposta purtroppo è un NO deciso, perché ne va della salute. Anche se il nostro corpo può non avere alcuna reazione immediata (come spesso accade) questo non significa che al livello intestinale non si stiano riattivando il danno e le lesioni.

 

Aiutaci a Migliorare
Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter

Prodotti in archivio matrici: 1237
Prodotti in archivio varianti: 1237
Utenti in linea: 26
Ultima sync: 12:30 (del giorno: 09/10/2024)
Ready Pro ecommerce